Di recente, si è tenuto a Pisa il corso di formazione “La riforma del terzo settore. Novità, problemi e percorsi di attuazione” organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna, dal Centro di Ricerca Maria Eletta Marini e da Cesvot. In questa occasione è intervenuto Alessandro Lombardi, Capo Dipartimento per le politiche sociali, del Terzo settore e migratorie del Ministero del Lavoro, dando alcune informazioni in merito al decreto su cui si sta lavorando.

A questo proposito, si è parlato dell’intenzione di elaborare delle regole ben precise su come verranno effettuati i controlli sul Terzo Settore. La novità importante è che, oltre agli uffici del RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), anche le reti nazionali e i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) potranno essere autorizzati a svolgere autonomamente le verifiche sui loro associati. Lombardi ha anche evidenziato la creazione di un percorso di ascolto e confronto con le Regioni, le reti associative e i rappresentanti dei CSV, esprimendo grande soddisfazione per gli esiti. Ha poi precisato che il sistema di controllo funzionerà attraverso una piattaforma interna al RUNTS, accessibile solo a operatori autorizzati. Questo strumento sarà sviluppato da Infocamere, partner istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con gli uffici del RUNTS, le rappresentanze del Terzo Settore e i CSV.

Sono previsti dei fondi che andranno a sostenere le spese relative ai controlli. Nonostante ciò, Lombardi ha evidenziato come tali risorse siano limitate a causa dei tagli di spesa passati. Il decreto sui controlli tenta di risolvere questa carenza mantenendo invariati i fondi, ma modulando i livelli di controllo in base alla grandezza dell’organizzazione, con un impegno variabile per gli enti autorizzati. In conclusione, Lombardi ha precisato che l’eventuale incremento dei finanziamenti sarà una decisione del legislatore.

Un altro importante tema al centro della giornata è stato la “comfort letter” inviata dalla Commissione Europea al governo italiano il 7 marzo. Nello specifico, la Commissione ha chiarito che le regole sulla tassazione dei redditi non sono selettive e quindi non sono da considerarsi aiuti di Stato.

Sempre in tema di fisco, è stato evidenziato che le circa 16.000 organizzazioni attualmente iscritte all’anagrafe delle Onlus saranno coinvolte nei prossimi mesi in un processo di transizione. Questa anagrafe verrà soppressa il 1° gennaio 2026, e gli enti interessati avranno tempo fino al 31 marzo 2026 per presentare la domanda di iscrizione al RUNTS.

Fonte: Cantiere Terzo Settore

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