Il Terzjus Report, giunto alla sua quarta edizione, ha presentato a Roma il suo rapporto annuale dal titolo “A due passi dalla meta. Verso il completamento della riforma.”. Tale rapporto fornisce un’analisi dettagliata dello stato del Terzo Settore in Italia, a dieci anni dalla pubblicazione delle linee guida per la riforma.

I dati evidenziano una crescita significativa del settore: oltre 132.000 Enti del Terzo Settore che (ETS) sono iscritte al RUNTS, con un incremento di circa 39.000 nuovi enti. Si registra inoltre un aumento delle imprese sociali (oltre 5.000), degli enti filantropici (330) e delle reti associative riconosciute (54). Il 5 per mille, utilizzato dal 17,5 milioni di contribuenti, sostiene oltre 58.000 ETS. I corsi di laurea, master e perfezionamento sul Terzo Settore sono quasi decuplicati, e l’economia sociale conta circa 54.000 enti e imprese sociali.

La presentazione del rapporto ha offerto l’occasione per discutere dello stato dell’arte del diritto del Terzo Settore, delle evoluzioni recenti e delle sfide future, in particolare l’approvazione del pacchetto sulla fiscalità da parte della Commissione Europea. Terzjus stima che la mancata autorizzazione comunitaria abbia comportato una perdita di 161 milioni di euro per gli ETS.

Inoltre, il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, fornendo aggiornamenti in merito all’avanzamento dei controlli, ha annunciato l’approvazione del primo decreto per le imprese sociali e i lavori in corso per il Terzo Settore.

In più, è stata ricordata l’approvazione del cosiddetto pacchetto Semplificazioni (legge 104/2024), per la cui piena operatività si attendono ancora le norme attuative, in particolare su bilanci semplificati e possibilità, per i rappresentanti legali, di delegare terzi per operare nel RUNTS.

Il tetto del 5 per mille, e l’assenza di coordinamento tra la riforma del Terzo settore e quella dello sport rappresentano alcune delle urgenze segnalate da Terzjus.

Fonte: Cantiere Terzo Settore

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