I freelance sono liberi professionisti che non sono assunti presso un’unica azienda, ma
forniscono i loro servizi, dietro compenso, solitamente pattuito attraverso un contratto.
I freelance possono avere una formazione molto varia, ma solitamente lavorano nell’
ambito di professioni che forniscono un bene o sevizio facilmente quantificabile.
Infatti è molto consueto trovare lavoratori freelance nell’ambito del giornalismo, del design
(per es. grafici, webmaster etc.), in ambito artistico o nell’ organizzazione di eventi.
Il freelance stabilisce i propri orari lavorativi e il proprio compenso e può lavorare anche da
remoto.
Il primo consiglio per lavorare da freelance è dunque quello di munirsi di un pc e di una
rete internet adeguata.
Gli adempimenti burocratici per lavorare da freelance sono:
• Aprire una partita IVA presso l’Agenzia delle entrate
• Rivolgersi, se necessario, ad un commercialista
• Iscriversi all’ INPS
• Scegliere il regime fiscale che si vuole adottare
• Munirsi di un software per la fatturazione elettronica
Dopo che si sono completati tutti i passaggi burocratici richiesti, è consigliabile stipulare un
contratto per freelance, malgrado non sia obbligatorio è comunque consigliato.
I contratti più comuni sono: quello di realizzazione d’opera e quello di fornitura di
servizio.
Il Contratto d’ opera è il documento che regola il rapporto tra cliente e fornitore incaricato
di realizzare l’opera. L’opera può essere manuale o intellettuale.
Il Contratto di fornitura continuativa dei servizi riguarda invece la realizzazione di un
servizio. Quando il servizio è realizzato da una persona fisica (es. ditta o professionista) si
usa il contratto di prestazione di servizi; quando è realizzato da impresa o azienda (es.
società) si usa il contratto di appalto di servizi.
Uno degli aspetti che il freelance deve curare è la gestione del tempo, il libero
professionista deve infatti destreggiarsi, (oltre al lavoro vero e proprio) tra la stipulazione
dei contratti, la ricerca dei clienti, l’emissione delle fatture, l’eventuale partecipazione a
percorsi di formazione.