Un’azienda o un ente possono assumere utilizzando varie tipologie contrattuali.
Ogni assunzione include un contratto all’interno del quale verranno definite la posizione
ricoperta, le varie attività da svolgere, la retribuzione, gli orari da rispettare e tutto ciò che
riguarda lo svolgimento della prestazione lavorativa.
Quasi tutti i contratti di lavoro vengono costituiti in riferimento ai contratti collettivi
nazionali del lavoro (CCNL).

I principali obiettivi di questo tipo di contratti sono:

• Specificare il contenuto del contratto e l’aspetto economico,
• Disciplinare i rapporti tra i soggetti collettivi.

Al momento della stipula del contratto, il datore di lavoro e il lavoratore possono stabilire
un periodo di prova in modo da verificare la reciproca convenienza a rendere
successivamente definitivo il rapporto. Inoltre, durante tale periodo sia il datore di lavoro
sia il lavoratore possono decidere di interrompere liberamente il rapporto di lavoro senza
una motivazione specifica e senza preavviso.

Una volta assunto, invece, al lavoratore spetta la cosiddetta ‘’busta paga’’, che indica
dettagliatamente la somma che il lavoratore percepisce come compenso e anche l’insieme
complessivo dei rapporti del lavoratore con il datore, con lo Stato e con gli enti
previdenziali quali l’I.N.P.S.
La suddetta busta paga contiene inoltre l’assegno per il nucleo familiare, e le varie
trattenute sia previdenziali sia fiscali.

Vi sono diverse tipologie di contratto:

Lavoro a chiamata consiste in un rapporto di lavoro in cui un lavoratore viene
chiamato per usufruire della sua prestazione solo quando l’azienda ne ha bisogno .
Si tratta quindi di un lavoro discontinuo o intermittente, con annessi periodo si
riposo, ma continuerà a percepire un’indennità,

Lavoro interinale si verifica quando l’azienda assume a tempo determinato il
lavoratore, proveniente da agenzie di lavoro specializzate,

Apprendistato che può essere previsto per l’assolvimento dell’obbligo formativo,
professionale o per l’acquisizione di un diploma. Con tale tipo di contratto, i
lavoratori hanno un vantaggio per quanto riguarda il versamento dei contributi
previdenziali,

Contratto di inserimento, cui l’obiettivo fondamentale è l’inserimento o il re
inserimento all’interno del mercato del lavoro. La durata di tale contratto può variare
da 9 a 18 mesi, elevabili a 36 mesi per portatori di handicap,

Lavoro part-time, prevede un orario di lavoro inferiore rispetto a quello pieno. La
riduzione dell’orario può essere orizzontale (quando è ridotto l’orario giornaliero),
verticale (quando l’orario giornaliero è a tempo pieno, ma con una riduzione dei
giorni lavorativi) oppure misto (durante la settimana si hanno riduzioni verticali e
orizzontali). Il lavoratore part time ha diritto alla stessa retribuzione oraria del
lavoratore a tempo pieno,

Collaborazione occasionale prevede che il contratto abbia una durata
complessiva non superiore a 30 giorni. Il collaboratore occasionale è un
professionista che svolge la sua attività in modo autonomo e che non è vincolato
dall’azienda o dal committente a orari rigidi e predeterminati.

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