Quando si è studenti, specialmente se fuori sede, tenuto conto anche del fatto che le borse di studio sono sempre di meno e meno consistenti, per pagarsi gli studi senza dover pesare troppo sul bilancio familiare (le spese sono infatti tante e non sempre da casa si può essere mantenuti al cento per cento) e/o per potersi permettere in estate almeno qualche giorno di meritato riposo con gli amici, spesso si rende necessario cercare un lavoretto. Chiaramente, deve trattarsi di qualcosa che non toglie troppo tempo allo studio e quindi si tratta di ricorrere ad un lavoro part time.
Non sarà il lavoro che sogniamo, ma ci farà sentire persone responsabili, ci temprerà il carattere e ci aiuterà a colmare la distanza con il mondo del lavoro, in tanti casi risultando propedeutico al nostro futuro inserimento lavorativo. In ogni caso, si rivelerà utile per arricchire il nostro curriculum, dal momento che, agli occhi di un datore di lavoro attento, ci presenterà, con i fatti, non a parole, come persone determinate e che non disprezzano la fatica e i lavori anche più umili.
Oltretutto, sappiamo che, anche completato il percorso di studi, tra acquisizione di competenze tirocini, corsi si formazione o di specializzazione, un lavoro debitamente retribuito non arriverà prima di quattro-otto anni. Come mantenersi nel frattempo?
In realtà, come vedremo, le possibilità lavorative sono davvero molte. Il problema è quello di capire come scegliere il lavoretto giusto. La scelta dovrà dipendere da molteplici fattori: certamente dalla paga oraria più o meno alta e sicura, ma altrettanto certamente anche dalla valutazione di quale risulta più adatto alle proprie esigenze e attitudini, dal tempo che possiamo mettere a disposizione, dalla fascia oraria in cui siamo disponibili (se giornaliera o nel fine settimana, ovvero mattutina o serale), dalle conoscenze di base che si possiedono, dalla voglia di lavorare in proprio, oppure come dipendenti e da quello che ci sembra possa risultare più coerente con il nostro progetto professionale di vita, per realizzare il quale stiamo studiando.
Passiamo in rassegna alcune possibilità di lavoro.
1. SE SI DECIDE DI LAVORARE METTENDOSI IN PROPRIO.
DARE RIPETIZIONI, aiutando bambini, ragazzi o giovani a meglio comprendere, a saper ripetere quello che è stato insegnato loro e a fare i compiti. Si tratta di un impegno ben remunerato e collocabile in orari abbastanza comodi. Ed è quello che fa per noi se amiamo stare con la gioventù e se pensiamo in futuro di dedicarci all’insegnamento o all’educazione in genere. Promuoviamoci sui social, affiggiamo delle locandine o distribuiamole all’uscita dalle scuole, precisando le nostre competenze, per quale ordine di studi e quali materie ci si propone, se si può scegliere tra lezioni in presenza e da remoto e aspettiamo che le famiglie ci chiamino.
FARE IL BABY SITTER a domicilio (quello proprio o al domicilio della famiglia che ci contatta). È un lavoro che, chi ama i bambini e possiede molta pazienza, fa volentieri. È molto richiesto, impegna solo per alcune ore al giorno e con una retribuzione discreta, anche se dall’ammontare non prevedibile.
FARE IL DOG SITTER, se amiamo gli animali da compagnia, prendendoci cura di cani e gatti. Sono infatti molti gli annunci di proprietari, soprattutto di cani, che cercano aiuto per badare di tanto in tanto ai propri animali. Questo lavoro è assolutamente conciliabile con i propri studi. Senza dire che nella bella stagione, passeggiare o andare alla villa con gli amici a quattro zampe può anche essere una cosa piacevole.
EDUCARE ALL’UTILIZZO DEL COMPUTER. Se si possiedono buone competenze in informatica, a cominciare dall’uso del computer, ci si può mettere a disposizione, offendo brevi corsi di informatica di base, configurare i PC, installare i programmi ed i software spiegando come adoperarli, configurare un buon antivirus, ottimizzare al massimo le prestazioni del PC per chi non se ne intende, eliminare periodicamente file inutilizzati e liberare spazio sulla memoria, insegnare a navigare su internet e su come gestire la posta elettronica.
Questa consulenza è assai ricercata, specialmente dagli anziani, che comprendono sempre più l’importanza dell’utilizzo delle “nuove” tecnologie per non sfigurare, tenersi aggiornati, impiegare piacevolmente il tempo e, ancora di più, per rimanere in contatto con i propri cari, spesso distanti per i più disparati motivi. Se si è capaci, ci si potrebbe occupare di tanto altro, come il recupero dei dati perduti, le riparazioni tecniche che spesso si rendono necessarie, ecc.
È possibile contattare dei rivenditori, ai quali l’acquirente talvolta chiede informazioni, perché vi segnali a coloro che cercano qualcuno a cui rivolgersi per ricevere delle lezioni basilari.
GESTIRE MICROASILI PRESSO LA PROPRIA ABITAZIONE, servizio sempre più diffuso.
Non tutte le famiglie dispongono di genitori presenti sul posto o in grado di occuparsi dei nipotini. Dovendo tornare al lavoro poi, una volta finito il periodo dell’assenza per maternità, nasce la necessità di lasciare il bambino a qualcuno che abiti possibilmente nelle vicinanze e risulti affidabile e affettuoso. Specialmente se si è una mamma che nelle mattinate deve badare al proprio figlioletto e si dispone di una stanza adatta, può tornare comodo accogliere altri bambini e condurre un nido-famiglia, che può anche risultare redditizio. È possibile occuparsi di non più di 4-5 creature con un’età, per esempio, che va dai tre mesi a i tre anni. Consigliato chiedere se il proprio comune prevede qualcosa in merito (ce ne sono che addirittura li finanziano), recandosi all’assessorato alle politiche scolastiche e a quello dei servizi sociali.
2. SE INVECE SI DECIDE DI ANDARE ALLE DIPENDENZE DI TERZI
LE FAMOSE 150 ORE. Se si sta frequentando l’università, è possibile fare domanda per prestare dei servizi part time collaborando con l’ateneo e ottenendo un corrispettivo. Si potrà trattare di accoglienza degli studenti, fornendo loro informazioni e un qualche orientamento, ovvero di rendersi disponibili in segreteria, nelle sale studio o in biblioteca, oppure ancora nella organizzazione o gestione di eventi, ecc. In ogni università le cose funzionano in modo diverso, ma basta informarsi. Per chi è iscritto a un corso di laurea, questo tipo di lavoro presenta un grande vantaggio, quello di giocare in casa, come si dice.
FATTORINO. Grazie alle liberalizzazioni, ci sono oggi tante piccole agenzie di recapito che distribuiscono con celerità, specie localmente, piccoli pacchi, posta e documenti, utilizzando la bici o lo scooter. Si ha a che fare con il freddo e la pioggia d’inverno e il caldo d’estate e non si guadagna molto, ma c’è il vantaggio della elasticità nella scelta delle fasce orarie nelle quali mettersi a disposizione, pur essendo necessario assicurare il rispetto giornaliero delle fasce orarie per le quali ci si rende disponibili.
VOLANTINAGGIO. È un lavoro facile da svolgere, compatibile con lo studio e che risulta più gettonato dai ragazzi delle scuole superiori. Richiede però tanta fatica e i guadagni sono modesti e non ci si può certo mantenere, ma si possono comprare i libri e permettersi qualche altra spesa.
HOSTESS. Esistono agenzie che forniscono hostess per congressi, convegni e fiere. Occorrono intraprendenza, serenità, sorrisi e bella presenza. Qualora si conosca una o più lingue straniere, si risulta preferibili rispetto ad altre persone per i meeting internazionali.
LAVORARE NELLA RISTORAZIONE può risultare ideale specialmente nel periodo estivo e in termini di disponibilità oraria. Si lavora a chiamata o in ore serali o nel weekend ad apparecchiare, servire ai tavoli e sparecchiare. Il compenso può essere fisso o in base alle ore fatte e ad esso vanno aggiunte le mance che, certo, non dispiaceranno, anche per compensare il ritmo di lavoro che richiede sveltezza, attenzione, gentilezza e spesso molta pazienza. La capacità di lavorare in team può rendere la fatica meno pesante.
LAVORARE COME “TIROCINANTE” IN UN AMBITO LEGATO AGLI STUDI CHE SI STANNO COMPIENDO. Così facendo, oltre a lavorare si fanno esperienze che risultano propedeutiche al mestiere o alla professione che ci si propone di esercitare. Si può infatti confrontare la teoria che si sta studiando con la pratica, si acquistano esperienze e competenze, anche diverse tra loro, che potranno fare la differenza tra il vostro curriculum e quello di altri candidati che potranno mettere sul tavolo la medesima laurea, ma non il saper fare maturato nel tempo. Necessaria tanta voglia di imparare.
LAVORI TIPICAMENTE ESTIVI. Sono quelli, per esempio, che si possono prestare in strutture recettive o in spiaggia: tuttofare, addetto alle pulizie o al bar, animatore, bagnino, cameriere, ecc., O, cosa ancora migliore, candidandosi per tempo, svolgere il ruolo di animatore (e con gli anni, capo animatore) presso colonie, parchi divertimento e simili, a livello locale o internazionale, esercitandosi in questo caso anche in una lingua straniera conosciuta nel corso degli studi.
SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE. Ne parliamo alla fine, ma potrebbe anche risultare la cosa più interessante. Si tratta di una bella opportunità che consente di prestare una arricchente esperienza di volontariato della durata di un anno, permette di acquisire utili competenze spendibili nella vita e per l’inserimento nel mondo del lavoro, è riscattabile ai fini pensionistici, matura un punteggio valido nei concorsi pubblici e prevede una indennità mensile. L’età richiesta per potere presentare domanda deve essere compresa tra i 18 e i 29 anni non ancora compiuti. Si accede come ad un pubblico concorso, a seguito di bandi che vengono emanati una volta l’anno, nei quali c’è spazio, ordinariamente, per il 50/60% dei candidati.
Coraggio, dunque, non resta che scegliere!