Essere licenziati è un’esperienza traumatica, che può essere vissuta come un fallimento. Il
licenziamento può provocare notevoli conseguenze non soltanto per il lavoratore, ma anche
per i membri della sua famiglia, sia a livello economico che psicologico.
È importante:
• L’accettazione: è necessario analizzare quali siano i motivi che hanno spinto il
datore di lavoro a fare questo difficile passo. Dopo aver compreso il motivo alla base
del licenziamento, se è dipeso dal vostro comportamento o dalla mancanza di alcuni
requisiti professionali, allora potrete intervenire su questo aspetto e migliorare sia le
vostre capacità professionali che le vostre abitudini in ambito lavorativo. Se invece si
tratta di una causa non dipendente da voi, allora dovrete soltanto ricercare qualcosa
di nuovo e iniziare una diversa carriera lavorativa, anche nello stesso settore.
• Sfogarsi: bisogna rimanere in compagnia di persone che ti vogliono bene ed
esternare le tue emozioni. In casi come quello del licenziamento, la rabbia è
l’emozione dominante. Evita però che quest’ultima si scagli contro il tuo datore di
lavoro, in questo momento agire impulsivamente potrebbe farti pentire in seguito.
• Non perdere fiducia delle proprie abilità: il tuo primo impulso potrebbe essere
pensare che non sei un buon dipendente, una bella persona o che tu sia un completo
fallimento. Non è affatto così, piuttosto, concentrati su di te e sulle tue caratteristiche.
Nonostante il licenziamento la tua persona non è cambiata, hai ancora tutte le qualità
per metterti in gioco e dimostrare il tuo valore.
Come ripartire
Nel momento in cui un datore di lavoro deve assumere nuovi dipendenti, deve rispettare il
diritto di precedenza verso alcuni soggetti che hanno già svolto attività lavorativa presso
l’azienda. Infatti, i lavoratori assunti a tempo indeterminato e poi licenziati godono di un
diritto di precedenza per le assunzioni. Se negli ultimi 6 mesi il licenziamento è avvenuto
per giusta causa, cioè per un giustificato motivo oggettivo come una crisi aziendale, il diritto
di precedenza opera automaticamente a favore dei dipendenti a tempo indeterminato, quindi
senza la necessità di esplicitare la volontà di essere assunti. Se desideri tornare subito a
lavorare, ma non sai cosa fare dopo un licenziamento, potresti iscriverti al Centro per
l’impiego. L’iscrizione non è obbligatoria ma diventa necessaria nel momento in cui il
lavoratore desideri ricevere l’indennità di disoccupazione Naspi.