Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha stabilito che per i finanziamenti previsti dal codice del Terzo settore, per il 2023 sono stati stanziati quasi 33 milioni di euro. La suddivisione è stata stabilita con la pubblicazione dell’apposito decreto ministeriale n. 101 del 20 luglio che contiene l’Atto di indirizzo 2023.

I fondi saranno così suddivisi:
Iniziative e progetti di rilevanza nazionale: 22.666.890 di euro;
Altre risorse finanziarie specificamente destinate al sostegno degli enti del Terzo settore: 10.330.000 di euro.

Questa seconda voce comprende, nello specifico:
Contributi per l’acquisto di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali: 7.750.000 di euro;
• Contributo annuo a Anmic, Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, Anmil, Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, Ens, Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi Ets Aps, Uici, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e Unms, Unione Nazionale Mutilati per Servizio (art. 1, comma 1 lettera a) della legge 19 novembre 1987 n. 476: 2.580.000 di euro.

La quota di finanziamento ministeriale non potrà superare l’80% del costo totale del progetto. Le iniziative e i progetti di rilevanza nazionale devono essere promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore, iscritte nel Registro unico del Terzo settore, singole o in partenariato tra loro, anche attraverso le reti associative.

Fonte: Cantiere Terzo Settore

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