La propensione al dono dei cittadini in Italia risente dell’effetto long covid: se nel 2020 l’emergere della pandemia aveva provocato una reazione solidale delle persone su tutte le dimensioni della donazione, il 2021 mostra segni di difficoltà sia sul fronte dell’impegno economico per le buone cause, sia su quello del volontariato e in parte anche nelle dimensioni della donazione biologica.
Nella sfera delle donazioni informali: il denaro che non transita dalle organizzazioni non profit, secondo i dati rilevati da DOXA, ha invertito la tendenza per le principali tipologie. Questa inversione potrebbe essere causata da una ripresa della socialità dopo i mesi del lockdown, ma è ancora lontana dalla quota che veniva registrata nel 2019.
Segnali positivi arrivano invece dalle organizzazioni non profit: l’indagine 2022 curata dall’Istituto Italiano della Donazione sull’andamento delle raccolte fondi registra un incremento rispetto al 2020 delle ONP che a fronte di una diminuzione rispetto all’anno precedente.
La proponesione al dono era rimasta quasi stabile nel corso dell’emergenza Covid nel 2020, ma nel 2021 ha subito un contraccolpo inedito. La pratica volontaria dei cittadini ha visto infatti nel 2021 un trend particolarmente negativo, così come l’attività gratuita non in associazioni di volontariato ha registrato una battuta d’arresto nel 2021. Il calo riguarda tutte le aree geografiche, ma è più accentuato al Nord dove peraltro erano e rimangono più alti i livelli di impegno volontario delle persone.
È sulla donazione di sangue che si fanno sentire gli effetti di lunga durata della pandemia. Nel 2021 i donatori di sangue e plasma in Italia sono stati 1.653.268, cifra che rappresenta un calo in confronto al 2019. Nonostante una lieve ripresa rispetto al 2020, i livelli di donazione di sangue, plasma e altri componenti non sono ancora tornati ai livelli pre-pandemici. Sono invece positivi i trend relativi all’attività di donazione e trapianto in Italia per quanto riguarda organi, tessuti, cellule staminali emopoietiche, gameti, attività ispettiva e gestione del rischio clinico.
Fonte: Osservatorio sul Dono