Il 15 dicembre 2021 la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione del decreto fiscale (dl n. 146/2021), che contiene misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili, che contiene alcune disposizioni che interessano anche gli enti del Terzo Settore. La norma prevede per le associazioni il passaggio dall’attuale regime di esclusione Iva, ad un regime di esenzione Iva per i servizi prestati e i beni ceduti dagli enti nei confronti dei propri soci. Dal 1° gennaio 2022, quindi, anche le attività svolte dalle associazioni, che non svolgono quindi attività commerciale, saranno assoggettate al regime IVA. In termini pratici questo comporta per le associazioni l’obbligo di apertura della partita Iva, con tutti gli oneri e adempimenti burocratici che ne derivano. Tuttavia, in seguito alle rimostranze e preoccupazione giunte da molti enti e associazioni, sono stati presentati e approvati diversi ordini del giorno che invitano il Governo, nel primo provvedimento utile, a cancellare o almeno a rinviare l’entrata in vigore di tale norma in modo da trovare soluzioni più adeguate.
Fonte: Cantiere Terzo Settore