Il social lending è una forma di finanziamento online tra privati, gestito da una piattaforma che mette in contatto chi richiede un prestito, con degli investitori (cittadini, imprese, istituzioni). Questo strumento, adesso, è immediatamente utilizzabile anche dagli ETS, grazie al decreto semplificazioni (d.l. 77/2021, art.66 bis, comma 10)che ha abrogato il comma 3 dell’art. 78 del Codice del Terzo Settore, che prevedeva l’emanazione di un decreto del Ministero dell’Economia per la determinazione delle modalità attuative del social lending. Il social lending si aggiunge, quindi, alle varie modalità di raccolta fondi destinate al finanziamento e sostegno delle attività di interesse generale degli enti del Terzo Settore (indicate all’art.5 del Codice del Terzo Settore). A garanzia di massima trasparenza per i donatori, gli ETS avranno l’obbligo di redigere un rendiconto dove vengano riportati, in modo chiaro e preciso, tutte le voci in entrata e in uscita per ogni attività di raccolta fondi, così come previsto dall’art. 78 comma 6 del Codice del Terzo Settore. Allo scopo di assicurare ancora una maggiore trasparenza, gli ETS potranno rendere pubblici alcuni dettagli che caratterizzano una raccolta fondi, come ad esempio: la durata e i programmi e le attività di interesse generale ai quali saranno destinati i fondi ottenuti.

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien