In questo breve, ma interessante testo, la dottoressa Elisabetta Fabbri sintetizza un elenco di quelle che sono state definite, secondo diversi autori, le principali competenze trasversali in ambito professionale e dà una breve definizione di ciascuna, allo scopo di agevolare la progressiva compilazione della propria griglia di valutazione delle competenze stesse e consentire di procedere verso una loro più ricca acquisizione. Tali competenze, infatti, sono assolutamente fondamentali al fine di diventare sempre più occupabili. L’autrice precisa che si tratta di un sintetico compendio di un tema vastissimo e complesso.
Le competenze trasversali possono essere distinte in aree, così come di seguito specificato.
COMPETENZE COGNITIVE – INTELLETTUALI
PROBLEM-SOLVING. È la capacità di analizzare ed interpretare gli elementi utili all’identificazione a all’applicazione di efficaci soluzioni anche in situazioni problematiche.
Si distingue in capacità di analisi di un problema, scomponendolo in segmenti essenziali che risultino tuttavia collegati da connessioni logiche; capacità di sintesi degli elementi importanti emersi dall’analisi del problema, arrivando alla proposta di soluzioni fattibili.
INNOVATIVITA’. Si riferisce all’approccio ai problemi caratterizzato da libertà nel comporre in modo diverso dati di natura omogenea e dalla ricerca ed elaborazione di idee innovative e soluzioni originali. E’ la capacità di operare intellettualmente, a fronte di vincoli dati, in modo da saper compiere una “ristrutturazione del campo” per esplorare nuove possibilità logiche nella soluzione del problema.
RACCOLTA ED ELABORAZIONE DI INFORMAZIONI. È la curiosità nell’avere le informazioni esatte per definire un problema, individuare nuove idee progettuali, migliorare sistemi gestionali in atto.
CAPACITA’ TECNICHE-PROFESSIONALI. Si riferiscono alla padronanza d’un corpo di conoscenze ed implicano la capacità di utilizzare e trasferire le conoscenze teoriche e metodologiche più appropriate alle diverse situazioni di lavoro.
COMPETENZE DI REALIZZAZIONE – GESTIONALI
ORIENTAMENTO AI RISULTATI. È l’interesse a lavorare bene e a misurarsi con standard d’eccellenza; lo standard può essere soggettivo, come impegno costante a migliorare la propria performance, ovvero oggettivo, come impegno a raggiungere gli obiettivi assegnati nei tempi prestabiliti. E’ la capacità di porsi in modo realistico delle mete ed attivarsi con consapevolezza nel perseguirle.
SPIRITO DI INIZIATIVA. È la predisposizione ad agire. Iniziativa è fare più di quanto sia richiesto dalla mansione o dalle aspettative inerenti il ruolo occupato, allo scopo di migliorare i risultati della mansione, o di evitare problemi, o di trovare o creare nuove opportunità. Può essere definita come proattività.
STESURA DI RAPPORTI E RELAZIONI. È la capacità di esprimersi in forma scritta, strutturando l’esposizione secondo un impostazione logica che focalizzi i punti essenziali, dia evidenza dello stato di avanzamento lavori, del grado di raggiungimento obiettivi, dello stato di fatto di particolari temi – situazioni.
CONTROLLO OPERATIVO. È la capacità di controllare lo stato di avanzamento di un progetto in confronto alle scadenze; verificare la completezza dei dati, evidenziare eventuali carenze o punti di debolezza e attivarsi per mantenere ordine nei sistemi stabiliti.
FLESSIBILITA’ OPERATIVA. È la capacità di saper applicare le regole-procedure in modo flessibile, tenendo conto della peculiarità della situazione, per poter raggiungere un obiettivo di più vasta portata
COMPETENZE RELAZIONALI
DISPONIBILITA’ AI RAPPORTI INTERPERSONALI. Implica il desiderio di capire gli altri; è la capacità di ascoltare attentamente e di capire e rispondere ai sentimenti e alle preoccupazioni degli altri anche se non manifestati o parzialmente espressi. La sensibilità interpersonale è alla base della capacità comunicativa e si manifesta attraverso la comprensione delle cause degli atteggiamenti e dei modelli di comportamento o dei problemi degli altri e quindi attraverso la capacità di rispondervi adeguatamente.
COMUNICAZIONE VERBALE. È la capacità di esprimere con chiarezza ed efficacia il proprio pensiero. E’ fondamento della capacità di persuasività e influenza, intesa come desiderio di avere un’influenza o un effetto specifico sugli altri, in modo da convincerli del valore delle proprie idee, proposte, motivazioni. E’ inoltre fondamento della capacità di negoziazione, intesa come abilità ad orientare e/o stimolare individui o gruppi a risolvere i conflitti e/o ricercare soluzioni di reciproco interesse.
LAVORO IN GRUPPO. Implica il desiderio di lavorare in collaborazione con gli altri, di essere parte di un gruppo piuttosto che lavorare da soli o in competizione. E’ la capacità dell’individuo di stabilire dei contatti con altri soggetti, onde pervenire a dei risultati che vanno oltre la somma dei contributi dei singoli membri, in quanto scaturiscono da un reciproco influenzamento di opinioni.
ORIENTAMENTO AL CLIENTE. Implica il desiderio di aiutare o servire gli altri, di soddisfare i loro bisogni. Significa concentrare i propri sforzi sulla ricerca e la soddisfazione dei bisogni del cliente.
COMPETENZE DI EFFICACIA PERSONALE
AUTOCONTROLLO. È la capacità di conservare il controllo delle proprie emozioni e di evitare comportamenti negativi di fronte all’opposizione ed alla ostilità degli altri o in situazioni di lavoro emotivamente stressanti.
FIDUCIA IN SÉ. È la convinzione di poter assolvere un compito, di assumere decisioni o di convincere gli altri in qualunque situazione, anche critica, o di reagire costruttivamente agli insuccessi (riferimento alla percezione di auto efficacia personale nell’ambito lavorativo).
FLESSIBILITÀ. È la capacità e la volontà di adattarsi e di lavorare efficacemente in un’ampia gamma di situazioni o con persone e gruppi diversi; la capacità di comprendere ed apprezzare i punti di vista differenti od opposti ai propri, di adattarsi alle nuove situazioni e di cambiare o accettare facilmente i cambiamenti dell’organizzazione o dei compiti della mansione.
IMPEGNO VERSO L’ORGANIZZAZIONE. È la capacità e la volontà di allineare i propri comportamenti alle necessità, alle priorità e agli obiettivi della propria organizzazione. Tale impegno richiede una consapevolezza organizzativa, intesa come capacità di comprendere le principali finalità e linee di sviluppo dell’organizzazione, oltre che le relazioni di potere.
(D.ssa Elisabetta Fabbri, tratto da Dispense dell’Università di Bologna)