La partecipazione ai pubblici concorsi non è certamente la via maestra da seguire per trovare la propria occupazione. Le strade sono ben altre e le andiamo segnalando da tempo, tra l’altro, offrendo settimana dopo settimana, un’ampia serie di consigli proprio su questa stessa rubrica.
Tuttavia, sono tanti coloro che sognano il cosiddetto posto fisso nella pubblica amministrazione e si chiedono come partecipare ad un bando di concorso. Questo documento è pensato per loro.
Ogni concorso pubblico prevede dei requisiti specifici che i candidati devono soddisfare per poter partecipare alle selezioni. Esiste però una lista di requisiti generali che compaiono in ogni bando di concorso. In generale, occorre:
• la cittadinanza italiana o di altro Stato membro dell’Unione Europea. Ma possono partecipare: i cittadini italiani o i cittadini di uno degli Stati Membri dell’Unione Europea e i loro familiari non aventi la cittadinanza di uno stato membro, che siano titolari del diritto di soggiorno oppure i cittadini di paese terzi che siano titolari del permesso di soggiorno o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello stato di protezione sussidiaria (ai candidati non italiani è in ogni caso richiesta un’adeguata conoscenza della lingua italiana); fanno eccezione i concorsi per le Forze dell’Ordine, che sono invece aperti ai soli cittadini italiani;
• un’età non inferiore ai 18 anni. Il precedente limite di 40 anni è stato abolito secondo quanto disposto dall’art. 3, comma 6, L. 127/1997: “la partecipazione ai concorsi indetti da pubbliche amministrazioni non è soggetta a limiti di età, salvo deroghe dettate da regolamenti delle singole amministrazioni connesse alla natura del servizio o ad oggettive necessità dell’amministrazione”;
• il titolo di studio indicato dal bando, ordinariamente non inferiore al diploma di scuola superiore, ovvero laurea, dottorato, specializzazione). Dal 1° gennaio 2000, ai sensi dell’art. 37 del D.Lgs. 165/2001, i bandi di concorso per l’accesso alle pubbliche amministrazioni prevedono “l’accertamento della conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e di almeno una lingua straniera”;
• l’idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni a cui la procedura di selezione si riferisce. L’amministrazione ha facoltà di sottoporre a visita medica di controllo i vincitori di concorso, in base alla normativa vigente (per le persone con disabilità è da intendersi come idoneità allo svolgimento delle mansioni di cui all’ordinamento professionale);
• per i candidati di sesso maschile, se nati entro il 31 dicembre 1985, è necessario avere una posizione regolare relativa agli obblighi di leva militare;
• il godimento dei diritti civili e politici;
• non essere stati esclusi dall’elettorato attivo o destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero non essere stati dichiarati decaduti da un impiego statale;
• non aver riportato condanne penali, passate in giudicato, per reati che comportano l’interdizione dai pubblici uffici;
• non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali pendenti che impediscano, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, la costituzione del rapporto d’impiego con la Pubblica Amministrazione;
• un valido indirizzo di posta elettronica.
Occorre precisare che, mentre l’assenza dei titoli di accesso non consente la partecipazione alla selezione, i titoli di preferenza permettono di ottenere un punteggio aggiuntivo.
Ci sono concorsi, poi, che sono riservati solamente a coloro che hanno già maturato una certa esperienza nel ruolo da occupare ed è necessario quindi possedere una determinata anzianità di servizio nella medesima posizione.

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