Dalla relazione illustrativa al D.L. 34/2020, si evince che i contributi a fondo perduto previsti dal “Decreto Rilancio” sono fruibili anche dagli enti non commerciali che esercitano attività Di seguito, alcune altre news spigolate dallo stesso decreto.
- Azzerata l’imposta IRAP da versare, anche da parte degli enti non commerciali privi di partita iva (art. 24).
- Spettano anche agli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti diverse agevolazioni in termini di credito di imposta (60%) relativo ai canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo per immobili destinati allo svolgimento dell’attività istituzionale (art. 28).
- Previsto un credito d’imposta (60%) cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese, delle spese sostenute per l’adeguamento degli ambienti di lavoro nel 2020, fino a 80.000 euro, per interventi necessari per il rispetto delle prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento Covid-19 (art. 120).
- Spese sostenute nel 2020 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, nonché per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (art.125).
- Il decreto ha modificato l’art.61 del Cura Italia e l’art. 18 del decreto Liquidità (art. 126) relativi alla sospensione dei versamenti, disponendo che tutti i versamenti indicati nelle citate disposizioni sono rinviati al 16 settembre, anche rateizzandoli (art. 127).